Arabia Saudita, espulsi 200 bengalesi

L’Arabia Saudita è il Paese che ospita più cittadini bengalesi al mondo, oltre 2.5 milioni di persone. Molti sono stati attirati dalla ricchezza e dalle prospettive che offre il Paese. Sta diventando ormai una consuetudine, cercare lavoro tramite agenzie di reclutamento, dietro elevato compenso, dove “garantiscono” orari di lavoro “normali” e salario decente, ma spesso si rilevano vere e proprie truffe, infatti, una volta arrivati sul posto, dell’agognato lavoro non c’è traccia oppure un lavoro che non era quello proposto, sia come mansione che come stipendio. Ultimamente l’Arabia Saudita ha espulso oltre 200 bengalesi, che dopo un anno di permanenza perché non hanno trovato un lavoro e sono stati rimpatriati. Nel 2019 sono stati 25.789 i lavoratori di origine bengalese espulsi dall’Arabia Saudita, e tra di loro anche centinaia di donne. A questo proposito il Governo bengalese, ha deciso di intervenire, e tramite il ministro degli Esteri AK Abdul Momen, in una conferenza stampa tenutasi a Dhaka lo scorso novembre, che ha dichiarato che il governo migliorerà il monitoraggio per frenare i truffatori espatriati, mentre il primo ministro Sheikh Hasina ha ordinato a tutti gli interessati di smettere di imbrogliare i lavoratori espatriati che sono anche la principale fonte del fondo di riserva estera del Paese.

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