Anche il CAIL chiede ai prefetti del Lazio la tutela per i fedeli musulmani

Dopo l’iniziativa dell’UCOII che ha inviato una lettera al ministro Salvini, anche il CAIL (), tramite il coordinatore Giuseppe D’Amico, ha scritto una missiva indirizzata ai Prefetti e ai questori delle province di Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo chiedendo la tutela della sicurezza per i musulmani che vivono in quella Regione.

Ecco il testo della lettera: “A seguito dell’attentato terroristico ai danni della comunità islamica avvenuto in Nuova Zelanda venerdì 15 marzo 2019; considerando i riferimenti internazionali ivi espressi dagli attentatori, non ultimo il riferimento alla sparatoria avvenuta qui in Italia a Macerata nel febbraio dello scorso anno; in vista delle Elezioni Europee 2019 di fine maggio, e dell’atteso clima di scontro politico che vede la presenza islamica sempre citata; ed in previsione della ricorrenza del mese di Ramadan, con inizio nei primi giorni di maggio; il Coordinamento delle Associazioni Islamiche del Lazio chiede che venga alzata la soglia di protezione dei musulmani residenti nella regione, almeno presso i punti di ritrovo comunitari, soprattutto in occasione della Preghiera del venerdì nella fascia oraria che va dalle 12 alle 15, nelle sere del mese di Ramadan, e per la Festa di fine Ramadan prevista per i primi di giugno. Lo scrivente Coordinamento chiede altresì di essere convocato per poter contribuire alla salvaguardia della sicurezza della comunità islamica nella regione, possibilmente nell’ambito di una convocazione unica con focus su tutta la regione”.

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