Afghanistan, inaugura il Museo Nazionale

“Una nazione sopravvive quando sopravvive la sua cultura” è il motto che accoglierà i visitatori del nuovo Museo Nazionale di Kabul, in Afghanistan. Sono passati otto anni da quando uno studio di architetti spagnolo, AV62, si è aggiudicato la gara per realizzare il nuovo edificio che ospita una delle più grandi e importanti collezioni archeologiche del mondo. Primo su tutti il meraviglioso “Piede di Zeus”,  un frammento di circa 30 centimetri di diametro ritrovato ad Ai Khanum, nel nord del Paese. Il vecchio edificio, nella zona est di Kabul, fu inaugurato nel 1922, ma venne usato come base militare nel 1994 e quando i missili dei talebani lo distrussero lo stesso anno, la collezione completa, comprendente circa ottocentomila pezzi, fu trasferita in diverse struttura. Riunite ora sotto lo stesso elegantissimo tetto, si potranno presto ammirare nuovamente gli interi cataloghi, dall’arte all’archeologia alla numismatica.

Oltre al già citato Piede di Zeus, nel National Museum of Afghanistan si può trovare una ricca collezione di antichità in avorio risalente al periodo dell’Impero Kushan, che testimonia gli albori del buddismo e dell’islam, e un altro dei reperti più famosi dell’intero inventario del museo è l’Inscrizione di Rabatak, una roccia scolpita in lingua battriana e greca relativa al regno dell’Imperatore Kanishka.

 

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