La vittoria di Ashraf Ghani in Afghanistan, e dunque la sua riconferma alla guida del paese, è avvenuta in un clima di grande incertezza. Le elezioni si erano infatti tenute cinque mesi fa, a settembre 2019, e i risultati dovevano essere diffusi entro il 7 novembre. Ma è stato necessario calmare la situazione e procedere a un riconteggio date le gravi accuse di frodi e problemi tecnici nel corso dello spoglio.
L’affluenza alle urne è stato il primo problema, dato che sono andati a votare solo 1,9 milioni di cittadini a fronte dei 9,6 milioni di utenti registrati in una popolazione di 37 milioni di persone.
Ghani, rappresentante della grande comunità pashtun, ha superato di poco il 50 per cento dei voti, mentre il suo sfidante, Abdullah Abdullah, ha ottenuto il 39,5 per cento, dichiarando inoltre di non riconoscere la sconfitta perché frutto di brogli e autoproclamandosi vincitore.
