L’invidia dell’italiano medio analfabeta si trasforma in becero razzismo

L’altro ieri nelle maggiori città italiane le comunità marocchine sono scese in piazza a festeggiare il passaggio ai quarti della loro nazionale, traguardo mai avvenuto e per giunta contro la Spagna, un mix di rivalsa e orgoglio marocchino che ha dato vita a caroselli, canti e gioie del popolo del nord Africa.

Tanta gioia e felicità, allegria e spensieratezza che molto probabilmente ha suscitato uno di quei sentimenti così brutti che trasforma l’essere umano nel più becero, viscido e volgare degli animali: l’invidia.

Invidia che ha preso è sfociata in molti italiani, trasformandoli in quella serie di aggettivi che, preferisco non ripetere. Così mi sono ritrovato a dover condividere il mio spazio vitale con questa sotto specie di esseri viventi, che dall’alto della loro conoscenza postavano commenti degni della loro rappresentanza.

Questi “cosi”, hanno dimenticato quando la nazionale italiana vinse Euro 2020 cosa accadde a Napoli, Roma, Milano e in giro per l’Italia. Hanno dimenticato che poliziotti furono ricoverati per ferimento da coltello, altre persone chi consapevole chi no, fu costretto a rivolgersi ai pronto soccorso, hanno dimenticato che furono distrutte vetrine, auto e danneggiati suppellettili; hanno dimenticato di uomini troppo ubriachi che sbattevano contro altre auto, che disturbavano la quiete pubblica di passanti o lavoratori, insultandoli, sbeffeggiandoli o prenderli in giro mostrando loro parti del corpo fregandosene del pudore pubblico, hanno dimenticato di donne troppo ubriache da poter capire che mostrare con orgoglio delle “tette” o delle “chiappe” non erto fa di loro portatrici della bandiera italica festeggiante.

Hanno dimenticato che molti tifosi italiani dopo la finale di Euro 2020 e la finale di Germania 2006, scesero nelle strade in mezza Europa e non solo, a festeggiare con cortei, fiaccolate, fumogeni canti e balli?

Com’è possibile, l’italiano può permettersi tutto questo e lo straniero, il cittadino italiano nato da genitori stranieri, che lavora e sostiene economicamente l’Italia non può farlo?

Oltre l’invidia anche il razzismo? Questi mentecatti dovrebbero ricordare che l’Italia può solo sognare ciò che i Leoni dell’Atlante hanno fatto sino ad ora. Traguardi sportivi che gli “Azzurri” non potranno mai raggiungere, per loro Russia 2018 e Qatar 2022 è solo un sogno neanche palpabile.

L’invidia che i media nazionali continuano a vomitare sulle loro pagine o rotocalchi televisivi, boicottando il più possibile tutto ciò che riguarda questo mondiale, si trasforma in questo scempio che fa dell’italiano medio un povero mentecatto che non riesce a distinguere la felicità dalla tristezza che impera nel suo animo, un po’ come quei delinquenti che hanno assaltato auto festanti a Verona con catene e bastoni. Incappucciati, eh sì, perché avere le “palle” di dire in faccia le cose non è da tutti. Gli altri sono solo viscidi vigliacchi che si nascondono sotto un passamontagna, dietro una tastiera sfogando la loro repressione psicologica da perdenti e reietti della società.

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