Come le popolazioni dell’occidente si macchiano le mani del sangue palestinese

Gli israeliani hanno commesso un altro attacco che viola ogni regola e ogni diritto delle leggi internazionali, fregandosene delle istituzioni mondiali che gli hanno tra l’altro emesso sanzioni quali non ottempera sicuro della copertura internazionale degli Stati Uniti e dei suoi complici UK e UE.

Tutto il mondo civile ha denunciato e condannato gli attacchi terroristici della nazione occupante che non lascia il diritto di esistere ai legittimi proprietari della terra, tranne la parte occidentale che si rende ancora una volta complice degli omicidi di innocenti, macchiando di sangue le mani di suoi cittadini.

L’unico partito in Europa e in occidente che ha condannato queste vili aggressioni è stato il partito nazionalista irlandese Sinn Fein, che ha invitato il governo irlandese a “esercitare la massima pressione diplomatica e politica attraverso l’Unione europea e il suo ruolo nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in risposta diretta all’ultima ondata di aggressione israeliana contro Gaza”.

Lo Sinn Fein, che cerca l’unificazione con l’Irlanda e la secessione dal Regno Unito, è il più grande partito dell’Irlanda del Nord e ha a lungo sostenuto il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e alla resistenza.

Anche la Russia, che tutto l’occidente descrive come il mostro da abbattere, ha espresso “profonda preoccupazione” per quello che accade in ME: “Stiamo osservando con profonda preoccupazione come si stanno evolvendo gli eventi”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, aggiungendo che Mosca chiede “a tutte le parti coinvolte di mostrare la massima moderazione”.

“La nuova escalation è stata causata dal fuoco dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza il 5 agosto, a cui i gruppi palestinesi hanno risposto effettuando bombardamenti massicci e indiscriminati sul territorio israeliano”, termina la portavoce il suo intervento sui fatti.

Mentre nella “civile” Europa che si fa portavoce di libertà, rispetto, pace e diritti, esistono politici di destra come l’estremista Geert Wilders, che elogia Tel Aviv per essere riuscito a compiere un grande successo in una settimana contro i terroristi della jihad. Dichiarazione condivisa da tutti i leader delle destre europee, compresi quelli di casa nostra.

Anche il Regno Unito per bocca del suo Ministro degli Esteri Truss afferma: “Il Regno Unito sostiene Israele e il suo diritto di difendersi, condanniamo i gruppi terroristici che sparano contro i civili e la violenza che ha provocato vittime da entrambe le parti. Chiediamo una rapida fine della violenza”.

Mentre l’Unione europea si è astiene dal condannare gli attacchi di Israele e gli Stati Uniti hanno sostenuto, come i loro complici inglesi, il diritto di Israele di difendersi colpendo Gaza.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha esortato alla calma da entrambe le parti, ma ha detto che l’alleato degli Stati Uniti Israele ha il diritto di difendersi.

“Esortiamo certamente tutte le parti a evitare un’ulteriore escalation, sosteniamo assolutamente pienamente il diritto di Israele di difendersi dai gruppi terroristici che stanno togliendo la vita a civili innocenti in Israele”.

Il mantra del “diritto a difendersi” usato da Israele e dai suoi alleati, è fuori ogni luogo e ogni tempo oggi giorno. Israele attacca e occupa, assale e uccide, sventra villaggi e brucia raccolti, arresta indiscriminatamente senza nessun diritto e questo non è certo “il diritto a difendersi” che questi stati complici di omicidi continuano a raccontare.

Non tutti i cittadini cascano nella falsa propaganda di Israele “che si difende” che fino ad oggi ha imperversato, grazie alla rete e ai giornalisti indipendenti che lavorano per amore della verità e della giustizia, non come i loro colleghi pagati, la gente inizia a comprendere e capire le verità nascoste.

Con la speranza che tutti coloro che hanno voglia di giustizia e pace e non vogliono avere le loro mani macchiate del sangue innocente dei bambini e delle donne palestinesi, possano portare le proprie voci davanti alle responsabilità di questi politici e far sì, una volta per tutte, che chi è colpevole di apartheid paghi i suoi crimini per una pace duratura e un diritto sacro santo di avere una casa  e una terra propria  dove vivere.

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