Blasfemia sul Profeta: adesso basta!

Come a voler farci comprendere che “mala tempora currunt” ci si mettono anche insensati e stupidi rappresentanti di una setta – i discendenti (a)morali dei khawariji – che osò combattere contro il quarto califfo dell’Islam, Hazrat Ali Al Murtaza, Radi Allahu Ta’ala Anhu, brandendo in mano il Sacro e Glorioso Qur’an Kareem. Questi auto definitesi musulmani sono gli stessi che si credono padroni del mondo e poi non fanno altro che servire il mondo (leggasi Satan-rajeem) perpetrando omicidi e seminando terrore prima di tutto fra musulmani inermi. Sono gli stessi individui che per soddisfare il loro stupido ed insensato desiderio di sfidare la morte si arruolano o con i Russi o con gli Ucraini, dimostrando che come sempre gli estremi si toccano.

Questa mattina un caro fratello mi ha riferito di una blasfemia inventata sul Santo Profeta, su di lui la Pace e le benedizioni perenni di Allah, che non ha alcun senso per ogni musulmano, anche il più integralista dei salafi. Se si crede nella professione di fede si deve credere che il Santo e Glorioso Qur’an Karim è Allah che parla agli esseri umani ed ai jinn ed il suo messaggio non è distorto perché chi consegna agli uomini il messaggio è e deve essere privo di difetti, altrimenti il Santo e Glorioso Qur’an Karim non rispecchia più la Parola di Allah. Allah stesso ci dice che ha scelto con cura i suoi Profeti, la pace e le benedizioni di Allah su ognuno di loro! “Allah sceglie messaggeri tra gli angeli e tra gli uomini. In verità, Allah tutto ascolta e osserva”. [Qur’an, Al-Hajj, il Pellegrinaggio Maggiore 22:75]. Anche da un punto di vista di ingegneria delle telecomunicazioni si giudica la bontà di un canale di trasmissione dalla sua capacità di non distorcere il segnale. A maggior ragione quanto concerne Allah è al di sopra di ogni piano materiale e quindi il Sacro Libro che i khawariji nella loro crassa ignoranza sbandieravano in realtà volevano farsi scudo del Santo Profeta, su di lui la pace e le benedizioni perenni di Allah, perché come ha detto Hazrat Aysha Siddiqua (la veritiera), Radi Allahu Ta’ala Anha, il carattere del Santo Profeta, Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa Barik Wa Sallam, è il Sacro e Glorioso Qur’an Karim, e noi ci sentiamo di aggiungere  perché così lo ha creato e voluto Allah, alla faccia di chi cerca difetti dove non ci sono! Dalla raccolta di tradizioni (ahadeeth) del Sahih Muslim al Libro 6, estratto dell’Hadith 746a “ … Ho detto: Madre dei Fedeli (Aysha Radi Allahu Ta’ala Anha), parlami del carattere del Messaggero di Allah (Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa Barik Wa Sallam). Ha detto: Non leggi il Qur’an? Ho detto di sì. Su questo ha detto: Il carattere del Messaggero di Allah (Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa Barik Wa Sallam) era il Qur’an. Disse: mi sentivo propenso ad alzarmi e non chiedere nulla (oltre) fino alla morte. …”

A Lahore in Pakistan un giovane, tutt’oggi venerato dalla popolazione musulmana sunnita e consacrato alla storia dal poeta dell’Est, Sir Dr. Allama Iqbal, Rahmatullah Ahle, durante il duro colonialismo inglese fece giustizia in nome dell’Islam uccidendo un hindu (6 Aprile 1929) che da lungo tempo faceva blasfemia sul Santo Profeta, Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa Barik Wa Sallam, e per questo omicidio il giovane (21 anni) venne arrestato, processato e condannato a morte ed impiccato. Ebbe l ‘onore di essere deposto nella tomba da Sir Dr Allama Iqbal, Rahmatullah Ahle, stesso! Il giovane ha pagato con la sua vita il debito con la giustizia terrena sostituendosi ad essa ma oggi viene ricordato da tutti i Musulmani Sunniti del Subcontinente Asiatico con il suo nome Ghazi Ilm ud-Din Shahid, RahmatullahAhle, e la sua tomba a Lahore è oggetto di continui pellegrinaggi.

Un’ultima osservazione riguarda l’insensatezza e la stupidità degli hindu contemporanei che hanno saputo ridurre il loro patrimonio di conoscenze dei Veda e delle Upanishad in uno stupido e quanto irreale religioso politeismo, quando il vero hinduismo è rigorosamente monoteista e veicolo di realizzazione spirituale completa. Alcuni studiosi indù considerano le scritture delle Upanishad superiori ai Veda, perché impartiscono la conoscenza divina e insegnano come l’anima umana può avvicinarsi al suo Creatore e Maestro. La testimonianza di fede musulmana è menzionata nelle Upanishad. La profezia più importante in essa contenuta è quella che menziona la venuta del profeta Muhammad, Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa Barik Wa Sallam, ricordandolo per il suo nome (il Lodato da Dio), e la testimonianza di fede musulmana – non c’è Dio all’infuori di Allah – è ripetuta più di una volta in essa. Come risultato della chiarezza e dell’esplicitezza di quella profezia, alcuni indù entrano effettivamente nell’Islam, il che ha portato alcuni studiosi indù ad affermare che forse questa profezia è stata scritta da un esperto indù che si è convertito all’Islam. Ma questo è confutato perché questa profezia è stata menzionata in alcuni degli antichi libri indù che precedono l’avvento dell’Islam o dei musulmani in India (Vidyarthi e fonte web Islamonline.net).

Ma l’ignoranza degli appartenenti al BJP, il partito sovranista ed hindu attualmente al governo, è a dir poco fenomenale! Gli appartenenti del BJP che supporta e favorisce la persecuzione ai musulmani, specie nel travagliato Maqboosa (occupato e represso) Kashmir (altro che Ucraina! Si parla di un soldato hindu per ogni musulmano, tanta è la stretta dell’occupazione, ma la cosa non interessa ai media occidentali) si credono depositari dell’Hinduismo e non sanno o fanno finta di non sapere che le Upanishad ed i Veda stessi annunciano la venuta del Santo Profeta, Sallallaho Alaihi Wa ‘Alihi Wa barik Wa Sallam, e che quindi nella loro crassa ignoranza vanno contro le loro stesse scritture sacre! Ma non c’è da stupirsi specie per chi conosce la storia dell’Islam nel Subcontinente Asiatico perché grazie all’opera di predicazione dell’Islam da parte di Sufi del calibro di Hazrat Mansoor Hallaj, Rahmatullah Ahle, gli Hindu intelligenti e dotati di conoscenza vera sono diventati tutti Musulmani, lasciando ad una massa di ignoranti che non conoscono nemmeno più il sanscrito (oggi i riti Hindu sono in massima parte celebrati da specie di sacerdoti, i sadhu, che almeno sanno recitare la lingua sacra, il sanscrito, pur non capendola) il compito di rappresentare l’Hinduismo ed in generale gli aderenti del BJP dimostrano una feroce ignoranza epocale delle loro stesse origini.

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