Le proiezioni dell’IFF

A pochi  giorni dall’Inizio dell’Integrazione Film Festival di Bergamo, ricordiamo la prima giornata sarà il 10 Maggio, intervallata con eventi e interventi dei partner, degli attori e registi in gara, fino al 15 dello stesso mese cui la 16° edizione concluderà i battenti.

Riportiamo l’elenco delle  proiezioni completo, compreso i titoli fuori concorso. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli.

Tra i cortometraggi in concorso Il seme della speranza di Nando Morra (Italia, 2021, 17’), storia dell’insegnante Tancredi e degli studenti Samuele, Marco e Nasser: quest’ultimo subisce discriminazioni, sarà il professore a difenderlo facendo capire ai ragazzi l’importanza delle giovani generazioni nella creazione di un futuro migliore.

Nurradin di Daniele Trovato (Italia, 2021, 15’), è invece la storia di due ragazzi, tra la montagna e il mare, tra il barocco e l’edilizia popolare, che vengono da mondi opposti e si innamorano. Un amore ingenuo che dovrà fare i conti con la realtà di una città ricca di pregiudizi, affascinante ma crudele.

Ancora non lo so di Maaria Sayed (Italia, 2021, 15’) ha per protagonista Fatema: mentre i suoi coetanei fanno progetti di vacanza al mare, lei fatica ad abbracciare completamente la vita da ragazza italiana. Dovrà confrontarsi con una parte di sé che ha tenuto nascosta troppo a lungo.

Meu nome è Maalum di Luísa Copetti (Brasile, 2021, 7’ – animazione) racconta di una ragazza brasiliana nera, immersa nella cultura Afro. Quando esce di casa è costretta ad affrontare le sfide imposte dai discorsi e dai comportamenti di una società razzista.
Irreprochable di Anaïs Lonkeu (Francia, 2021, 17’) è la storia di Laura, una fan sfegatata di Harry Roselmack, suo ospite tv preferito, che tuonava “Quando sei nero, devi lavorare il doppio degli altri, altrimenti sei invisibile”. Assisterà alla sua scomparsa.

Sin patria di Verónica Mey (Spagna, 2022, 17’) racconta gli incontri segreti tra Amal e Armando. Anche se vengono da mondi diversi, scopriranno di avere in comune molto di più di quello che si aspettano riconoscendo il bisogno umano di appartenenza.

Togheter di Shakhawan Kakamam (Iraq, 2021, 6’) rappresenta la convivenza di diverse culture in Iraq e Kurdistan, in un’epoca in cui i popoli sono stati in grado di affrontare il terrore combattendo insieme.

Not Me di Mahmoud Salimi (USA, 2021, 18’) è la storia del soldato statunitense Mike e del combattente iracheno Mohammad, che vengono catturati insieme e portati in un centro di detenzione in Iraq. Mike combatte per la democrazia e Mohammad in nome di Dio. Si odiano ma per sopravvivere dovranno collaborare, la loro sopravvivenza dipende l’uno dall’altro.

Il moro di Daphne di Cinto (Italia, 20’, 2021): il figlio di una schiava africana e di Papa Clemente VII è erede della dinastia dei Medici e diventa il primo Duca di Firenze, nonostante le difficoltà delle sua famiglia ad accettarlo. Basato su una storia vera.

Tra i documentari Tam Tam Basket di Mohamed Kenawi (Qatar, 47’, 2021), racconto dal cuore della povertà di Castel Volturno, vicino Caserta, dove nasce un sogno: una squadra locale di basket, composta interamente da giovani provenienti da famiglie migranti. Il sogno si scontra con “lo scoglio” delle leggi nazionali e di classe.

Diversi ma tutti uguali di Amin Nour e Diana Pesci (Italia, 2021, 8’) è uno spot finanziato dal progetto “Diversi ma tutti uguali” dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad un test denominato “Dna mitocondriale”, che consente di individuare le proprie origini “etnico ancestrali”, grazie al Laboratorio di Genetica Forense dell’Università di Roma Tor Vergata.

We Stand Together di Juru Jean Hilaire (Italia, 2021, 16’) nasce da una domanda: può la cultura Hip Hop essere considerata uno strumento per affrontare la discriminazione razziale? Le interviste a quattro ballerini afrodiscendenti di Roma, che hanno deciso di autorappresentarsi attraverso un videoclip.

Connections di Andrea Longhin (Italia, 2021, 19’) racconta la storia di Selin, ragazza turca di 25 anni emigrata in Italia per studiare cinema e arti visive. Selin fatica ad adattarsi e si ritrova isolata. La solitudine e l’amarezza la fanno piombare in una depressione, l’unica via di scampo è rappresentata da quattro ruote e una tavola di legno: grazie allo skateboard riuscirà a superare i limiti della lingua, della cultura e della malattia per trovare il suo spazio.

Fuori concorso Il legionario di Hleb Papou (Italia/Francia 2021, 81’), film d’apertura del Festival alla presenza di regista e attori: pluripremiato nei Festival internazionali, racconta di Daniel, italiano di seconda generazione, che fa l’agente di polizia nei reparti della Mobile, spesso mandata a sgomberare immobili occupati a Roma. La squadra è per lui una famiglia ma Daniel ha anche una famiglia vera che cerca di tenere nascosta ai colleghi: una madre e un fratello che vivono in un palazzo occupato. Patrick, il fratello, è tra i più attivi nel comitato degli occupanti, e le due vite non potranno essere tenute separate a lungo.

Tuk Tuk di Mohamed Kheidr (Egitto 2021, 25’), a sua volta premiatissimo nei festival internazionali, è la storia di Walaa, madre e moglie, costretta ad assumersi la responsabilità di sostenere la famiglia dopo che il marito l’ha abbandonata per emigrare. Decide di diventare autista di tuk-tuk. Per noleggiare il mezzo, però, la donna si indebita.

Informazioni

Ingresso a proiezioni ed eventi gratuito su prenotazione.
Tutte le proiezioni si svolgono al cinema Lo Schermo Bianco del polo culturale Daste e Spalenga di Bergamo, presso le adiacenti Agorà e Piazza dell’Agorà sono previsti tutti gli eventi collaterali.
Programma e dettagli per la partecipazione in presenza e per la visione in streaming si trovano sul sito www.iff-filmfestival.com. info@iff-filmfestival.com

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