Il Padiglione francese alla Biennale di Venezia del 2022, ritornata dal vivo dopo il CoVID, è stato premiato per le opere dell’artista Zineb Sedira con la “Menzione Speciale” della giuria della manifestazione.
Il padiglione è stato uno dei più apprezzati dell’intera Biennale grazie alla mostra di Zineb Sedira: “Les Reves n’ont pas de titre” (I sogni non hanno titoli), a cura di Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath; tratta di una commovente installazione cinematografica basata sui film militanti degli anni ’60 e ’70 coprodotti da Francia, Italia e Algeria, che affrontano i temi del colonialismo, dell’esilio, del razzismo e della discriminazione in modo sottile e giocoso.
L’artista dice che questo lavoro è un omaggio a “La battaglia di Algeri” (1966), diretto da Pontecorvo, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia di quell’anno.
Zineb Sadirta è nata in Francia nel 1963, un anno dopo l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia. Cresciuta a Parigi e, come mostra il film, è stata oggetto di un costante razzismo.
L’artista ora è residente a Londra, ed è conosciuta per le sue installazioni site-specific e multimediali che fondono finzione e saggistica, luoghi ed eventi che sono sia immaginati che vissuti. Incorpora regolarmente nel suo lavoro i temi delle migrazioni, dei passaggi generazionali, dei traumi e degli effetti del colonialismo.
Zineb è la prima donna do origine algerina che viene scelta e premiata alla Biennale ed la quarta donna, in tutta la sua storia, che rappresenta la Francia sempre alla stessa manifestazione.
La suggestiva mostra dell’artista nel film di 23 minuti inizia con la passione dell’artista per il cinema degli anni ’60 e ripercorre questo grande amore per tutta la sua vita, mostrando come il genere cinematografico le abbia permesso di provare un senso di appartenenza, comunità, solidarietà con coloro del passato e del presente, quei legami familiari ancora in Algeria e quelli in Francia.
