La Grande Moschea di Roma annuncia primo avvistamento Venerdì 1 Aprile

La Grande Moschea di Roma annuncia che Venerdì 1 Aprile vi sarà l’avvistamento del crescente per calcolare il primo giorno di Ramadan. Avvistamento che verrà fatto tramite il consueto “controllo a occhio” in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica dall’Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma.

L’appuntamento è per le 19:00 e verrà reso pubblico con il collegamento all’indirizzo: https://tinyurl.com/ramadan1443AH Durante il collegamento vi saranno  alcuni  interventi e collegamenti con gli osservatori che partecipano all’iniziativa.

Si è deciso di verificare con il controllo a occhio del crescente dopo che il mese scorso è stato fatto un convegno su “Fondamenti di Astronomia e Avvistamento Lunare in un’Ottica Interculturale” nel centro islamico in collaborazione con Confederazione Islamica Italiana e la Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS), la Confederazione Islamica Italiana (CII), l’Istituto Nazionale per la Ricerca Astronomica e Geofisica della Repubblica Araba d’Egitto, il Consiglio Mondiale delle Comunità Musulmane e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Come risultante del convegno, i convenuti hanno deciso di esporre delle raccomandazioni per gli avvistamenti lunari che servono a conoscere l’inizio del nuovo mese:

  • L’importanza dell’adozione di un modello italiano, basato sul protocollo di cooperazione scientifica firmato il 17 aprile 2020 tra il Centro Islamico Culturale d’Italia, unico ente islamico in Italia riconosciuto ufficialmente, e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, col fine di far sì che scienziati e imam partecipino congiuntamente al rilievo del novilunio in tutti gli osservatori astronomici scientifici dislocati sul suolo italiano.
  • L’importanza di adottare il criterio di osservazione lunare locale, in applicazione della Sunnah del Profeta (digiunate alla sua visione, interrompete il digiuno alla sua visione) e di non adottare il puro calcolo astronomico, che contempla l’eventualità di una visione in paesi d’oltreoceano, con conseguente difformità del novilunio.
  • L’importanza di adottare la visione locale nazionale e prediligere la visione locale delle regioni vicine, col fine di unire le comunità musulmane nei loro paesi e regioni vicini, nonché per accrescere il loro ruolo nei valori di sentimento nazionale, integrazione e cittadinanza.
  • Invito a formare una rete europea di scienziati e imam che si occupi della questione dell’osservazione lunare dall’Europa e che stabilisca il calendario lunare europeo, a livello di Unione Europea, e con particolare attenzione ai paesi del bacino settentrionale del Mediterraneo, quali sono Italia, Francia e Spagna, e riferimento a Germania, Gran Bretagna e paesi limitrofi. Un calendario lunare uniforme giocherà un ruolo decisivo nel rafforzare l’unità dei musulmani d’Europa.
  • L’importanza di continuare corsi e seminari scientifici partecipativi, avvalendosi delle esperienze di scienziati europei e arabi, valorizzando le opportunità di cooperazione congiunta nel campo dell’osservazione lunare tra i paesi dell’Unione Europea, i paesi del Mediterraneo e del Golfo.

Così la Grande Moschea cerca di porsi al centro della sfera religiosa dei musulmani in Italia. Sarà in grado di colmare le divisioni che sino ad oggi hanno caratterizzato la mancanza del riconoscimento della nostra religione nel nostro Paese per causa dovuta alla mania di protagonismo di alcune associazioni e personaggi della nostra comunità?

Facebook Comments Box