Israele sempre più razzista e violento anche verso i cristiani

L’occupante della Palestina continua nella sua escalation di violenza a sfondo razzista contro chiunque non sia un ebreo israeliano che si trova in terra di Palestina.

È di qualche giorno fa la notizia che il governo sionista d’occupazione ha fatto passare la mozione sui soldati dell’idf che possono sparare senza avvertimenti i palestinesi che tirano pietre contro ogni obbiettivo israeliano. Una giusta reazione di ugual misura all’attacco, da parte chi ancora, si cuce addosso la definizione di nazione democratica in difesa dei diritti umani.

Per non essere da meno i coloni illegali stanziati nei territori occupati che hanno rinominato con Avigayil, hanno ben deciso di distruggere oltre 500 alberi di olivo appartenenti a contadini palestinesi nella zona di Yatta, al-Khalil e Atta  Ja’afra, protetti dai mercenari dell’idf pagati per uccidere codardamente bambini e uomini alle spalle.

Questa politica incoraggiata dal governo razzista della knesset, ha provocato il 23 Dicembre un attacco notturno al villaggio palestinese di Burqa ferendo e distruggendo abitazioni degli autoctoni impedite dall’idf di difendersi.

Se questa è la democrazia che l’Italia come l’Europa e gli Stati Uniti si ostinano a difendere, non resta che accusare anche questi governi di essere complici dell’apartheid israeliana ormai conclamata oltre che da HRW e B’Tselem, da molte altre organizzazioni e qualche stato coraggioso che non è succube dell’oltraggiosa propaganda sionista.

In più, per non farsi mancare nulla, i portatori dell’apartheid della knesset sionista hanno deciso di chiudere Betlemme ai cristiani palestinesi, usando la scusa del CoViD hanno bloccato tutti gli accessi alla cittadina cara e santa dei cristiani impedendo l’apertura di tutte le attività turistico-economiche in mano ai palestinesi. Non calcolando che in questo modo hanno colpito tutto il mondo cristiano.

Forse l’intenzione sionista è proprio quella, liberarsi una volta per tutte di tutto ciò che non sia filo sionista in Palestina.

E continuano a parlare di democrazia del Medio Oriente.

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