Londra ostacola la pace tra i governi palestinese e israeliano

L’Ambasciata palestinese a Londra ha condannato l’intenzione di inserire Hamas, per il Regno Unito, nella lista nera dei movimenti terroristici nel mondo.

“Con questa mossa, il governo britannico ha complicato gli sforzi per l’unità palestinese e minato la sua democrazia, un passo indietro che servirà  solo a complicare la situazione in Medio Oriente“. È una nota dell’Ambasciata uscita il fine settimana scorso.

La missione palestinese ha ricordato a Londra di rispettare le sentenze dell’ONU prese per fermare l’apartheid israeliano, che il Regno unito, come altri paesi, non rispettano.

Il capo della missione palestinese nel Regno Unito, il dott. Husam Zomlot, ha esortato il governo di Londra a riconsiderare la decisione e ad adottare un approccio più equo se vuole svolgere un ruolo positivo negli sforzi di pacificazione.

Ma Londra, come tutti ricordiamo è stata l’artefice di tutto questo dramma in Medio Oriente, per sua imposizione iniziò lo sterminio dei palestinesi e la oro diaspora, incentivando il terrorismo israeliano ai danni della popolazione araba residente.

Come può un élite governativa che è concausa dell’apartheid e delle uccisioni di arabi musulmani, prendere decisioni contro se stessa?

Anche perché in Palestina gli ultimi governi, compreso quest’ultimo, stanno lavorando contro la pace a favore di una più dura occupazione a fine di attuare una soluzione che elimini completamente il popolo palestinese dalla Palestina.

Nabil Abu Rudaineh ad un emittente palestinese: “Il nostro popolo sta affrontando una serie di governi israeliani che stanno distruggendo ogni tentativo di salvare il processo di pace. L’attuale governo di occupazione è andato oltre i suoi predecessori con uccisioni quotidiane e crimini di guerra”.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, dall’inizio di quest’anno fino al 31 ottobre, Israele ha ucciso 331 palestinesi e ferito circa 16.000 nella Cisgiordania occupata, a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza.

Nello stesso periodo, le autorità israeliane hanno demolito 721 edifici e spostato 962 palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est.

Lo confermano le violenze dei coloni aumentate, contro ogni persona e bene palestinese, lo confermano i dati degli ultimi anni e, sotto il governo Bennet, gli attacchi hanno subito  un incremento del 60% solo in anno. Dati rilasciati dalla Radio Militare sionista.

Anche Gantz, ministro della difesa dello stato di apartheid, in un comunicato, esorta l’esercito ad  intervenire contro le crescenti violenze dei coloni degli insediamenti ebraici in Cisgiordania e Gerusalemme est ai danni dei palestinesi: “Questo  è un fenomeno grave in termini morali e di sicurezza. Ed ha conseguenze diplomatiche”. Sono le sue parole rilasciate a un agenzia stampa israeliana.

Le violenze aumentano durante la raccolta delle olive, dove gli illegali oltre ad attaccare mezzi, abitazioni e uomini, tagliano e incendiano gli alberi, sottraendoli ai contadini.

Gantz spiega: “Quello che comincia con un albero può finire con danni alle persone e, il cielo non voglia, perdita di vite umane. I crimini di odio sono la radice da cui cresce il terrore e dobbiamo sradicarli”.

Detto da lui!

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