HRW afferma che i talebani limitano gli operatori umanitari donne

I talebani stanno bloccando il lavoro delle operatrici umanitarie femminili in tutto l’Afghanistan, mettendo in pericolo la sopravvivenza delle donne stesse nel paese che non  ricevono gli aiuti.

Infatti HRW cita l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA),  che ha rilevato che, a partire dal 28 ottobre, i talebani di solo tre delle 34 province hanno fornito accordi scritti che consentono incondizionatamente alle donne cooperanti di svolgere il proprio lavoro.

“Le severe restrizioni dei talebani sulle collaboratrici umanitarie stanno impedendo agli afgani di raggiungere gli aiuti per salvare vite, disperatamente necessari, in particolare per le donne, le ragazze e le famiglie con capofamiglia una donna”, ha affermato Heather Barr, direttore associato per i diritti delle donne di HRW.

Le nuove politiche di segregazione di genere dei talebani significano che le donne che hanno bisogno di sostegno possono ottenerlo solo da operatori umanitari femminili, ma se a queste è vietato muoversi e fare  il proprio lavoro, le povere donne afghane non hanno via di salvezza.

“I leader talebani hanno chiesto ai donatori di affrontare la crisi in corso sbloccando i finanziamenti per gli aiuti all’Afghanistan, ma le politiche misogine dei talebani stanno bloccando gli aiuti a coloro che ne hanno più bisogno”, ha affermato Barr.

Il Programma alimentare mondiale, sta nutrendo quattro milioni di persone in Afghanistan ora, ma l’ONU prevede che a causa delle terribili condizioni invernali e del collasso economico dovrà fornire aiuti per tre volte quello odierno.

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