L’Europa approva la sorveglianza delle mail-messaggi-commenti

In una riunione del Consiglio europeo, è passata sotto silenzio una legge liberticida che viola la privacy di ognuno di noi: il controllo delle mail, messaggi e commenti dei cittadini europei, con la scusa di voler prevenire la pedofilia.

Questo permetterà ai provider di poter controllare indiscriminatamente tutto ciò che un utente europeo potrà scrivere, senza tenere conto della privacy di ognuno di noi, rendendo, a quanto pare, inutile l’avanzatissimo GPDR sulla privacy che è stato reso obbligatorio on line.

La norma approvata in stragrande maggioranza, durerà solo tre anni. Legge a tempo fatta perché il Parlamento a Bruxelles sa benissimo che alla prima protesta la legge verrà abrogata, e il tempo di decisione sarà più  o meno appunto di tre anni. Anni in cui saremo esposti a ogni tipo di controllo con la scusa di “spiare” i nostri segreti e cercare se noi, siamo “consumatori di pedofilia”.

Il Parlamento europeo ha cercato di approvare la legge in brevissimo tempo, nonostante i continui dinieghi della società civile. Approvazione appoggiata dagli Stati Uniti, che hanno leggi simili e vogliono che anche l’Europa segua questa tendenza, per un controllo assoluto della popolazione, come già accade dall’altra parte dell’oceano.

Come funzionerà il tutto? Un algoritmo digitale scansionerà in lungo e largo le reti nei social, nei siti, nei messaggi, nelle mail ogni cosa che verrà scritta (i messaggi vocali sono stati esclusi) e appena troverà una foto, un messaggio, una parola, un accenno, una virgola che a lui non piace, l’utente verrà segnalato alle autorità come “pericolo da attenzionare“.

Norma fatta più che latro per controllare i cittadini nelle idee e nelle’informazione, poiché nel tempo l’utente smart cerca di informarsi al  di fuori dei siti governativi controllati, dando “grattacapi” ai controller e a chi  vuole il pensiero unico. Se vogliono trovare un pedofilo, dovrebbero cercare nel dark web e infiltrare agenti nei vari gruppi reali e dare più  “manodopera” a chi  controlla una immensa mole di oggetti sequestrati a chi ha compiuto reato e non  viene fatto.

La società civile europea, no ascoltata dai membri del Parlamento, perché sottoposti alle pressioni “corruttive” di chi vuole il controllo, già muove per i primi provvedimenti contro. Sono partite alcune petizioni per abrogare tale sopruso contro la libertà personale. Il deputato Breyer, verde tedesco, tra i più noti, ha già proposto una campagna per bloccare tale normativa.

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