Il CEO di NSO accusa Qatar e il BDS di aver montato lo scandalo Pegasus

Il co-fondatore e CEO della NSO Group, proprietaria dello spyware Pegasus, Shalev Hulio, accusa il Qatar e il movimento BDS di aver montato a dovere il caso Pegasus sui controlli dei numeri di telefono di oltre 50mila persone, tra cui presidenti e giornalisti.

È stata Amnesty International a tirar fuori lo scandalo denunciando alcuni nomi di ministri, capi di governo, giornalisti e personaggi pubblici spiati dal software della NSO, che in sua difesa manda Hulio: “Sono sicuro che il Qatar o il movimento BDS, sono gli artefici di tutto questo, essi hanno inventato tutto. Sono ola stessa cosa “, ha affermato in una intervista.

Tanto vero che AI insieme ad altre associazioni umanitarie hanno affermato che lo spyware è stato utilizzato negli hack di smartphone appartenenti a giornalisti, funzionari, attivisti per i diritti umani e leader mondiali. E i sionisti spioni sono intenti a discriminare AI e tutte le associazioni umanitarie per i loro rapporti che dimostrano la violenza delle forze israeliane nel trattare i palestinesi e i continui “aggiornamenti” di documenti che riportano fatti sull’apartheid di Israele.

Lo stesso cercano di fare da anni con il BDS, che pian piano, con il favore di internet e delle associazioni umanitarie, dimostrano la violenza sionista e convincono sempre più persone a iniziare un Boycott Israel per cercare di dare giustizia al popolo palestinese.

Il Qatar da enormemente fastidio alle lobby sioniste per la sua grande ripresa economica e l’influenza sia nel Golfo come nel resto dell’occidente come in Iran. E ai sionisti questo non va per niente bene, perché contro il loro macabro e violento imperialismo in Medio Oriente

Il CEO di NSO continua nell’intervista dicendo che il gruppo sarà in grado di smascherare la verità a difesa della sua azienda e di Israele. Dice:”Non abbiamo mai avuto alcun legame con la lista che è stata pubblicata e se si scopre che c’è stato un cliente che ha sfruttato il nostro sistema per rintracciare giornalisti o operatori dei diritti umani, essi verranno immediatamente cancellati dal nostro sistema”.

Tuttavia, ci sono prove che indicano vari contatti di uomini d’affari potenti, che hanno contattato Hulio con una storie identiche a questa dello scandalo, che stanno facendo il giro del mercato e parlano di una “lista di obiettivi da controllare” con i software della NSO.

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