L’Arabia Saudita libera le donne dal walì

walì
donne senza walì

È notizia di questi giorni che le autorità giudiziarie del regno saudita hanno abolito il paragrafo B dell’articolo 169 del diritto del paese, dove si obbligava la donna ad avere un tutore (walì) per tutte le sue scelte.

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“Una donna adulta ha il diritto di scegliere dove vivere”, afferma la nuova legge. “Il tutore di una donna può denunciarla solo se ha le prove che sta commettendo un crimine”. Fino a ieri il tutore poteva negare alle donne di vivere da sole, di viaggiare, di cambiare il proprio nome, di decidere del loro futuro e di denunciarle per ogni singola azione a lui non consona.

Ora le famiglie non possono più intentare causa contro le figlie che scelgono di vivere da sole, di viaggiare e di fare tutto quello che un cittadino uomo in Arabia Saudita può fare. Ora le donne di età superiore ai 21 anni possono richiedere il passaporto e viaggiare liberamente senza il permesso del walì.

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Questi “lasciti” o aperture, sono dovute alla Vision 2030 del principe Mohammed Bin Salman che mira a portare il regno verso una forma più moderata di Islam e distaccarsi una volta per tutte dal wahabismo che strozza il paese..

 

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