Sermone Grande Moschea: “La Zakat” (04/09/2020)

“LA ZAKAT (2)”

AlHamduliAllahi Rabbi al‘Alamin wa salah wa salam ‘ala Rusuli Allahi agma’in

Nel nome di Allah Misericorde e Misericordioso, iniziamo la nostra khutba con l’auspicio che Allah ci conceda la facoltà di apprendere e praticare i Suoi insegnamenti e gli insegnamenti del Profeta (su di lui la pace e la benedizione di Allah).

Fratelli e Sorelle, proseguiamo il nostro discorso su uno dei Cinque Pilastri dell’Islam, la zakat. Ha detto Allah l’Altissimo nel nobile Corano: “Tutto il bene che avrete compiuto, lo ritroverete presso Allah, migliore e maggiore ricompensa” (Cor., LXXIII, 20).
Ha detto l’Inviato di Allah, pace e benedizioni su di lui: “Ogni giorno due angeli discendono e uno dei due dice: “O Allah, compensa di più la persona che dà in carità’ mentre l’altro dice: ‘O Allah, annienta colui che rifiuta la carità’”.

Ecco dunque che la zakat è compenso, premio e benedizione, ed è costituita da una parte determinata dei propri beni, data a beneficio di determinate categorie in un tempo determinato secondo criteri determinati. Essa è, infatti, dovuta dal musulmano adulto, libero, capace di intendere e di volere e che attraverso il suo lavoro ha un reddito ed i mezzi per versarla. È Allah Sublime ed Eccelso a informarci su chi sono i beneficiari della zakat, attraverso la Sua parola: “Le elemosine sono per i bisognosi, per i poveri, per quelli incaricati di raccoglierle, per quelli di cui bisogna conquistarsi i cuori, per il riscatto degli schiavi, per quelli pesantemente indebitati, per chi s’impegna sul sentiero di Allah e per il viandante. Decreto di Allah! Allah è saggio, sapiente” (Cor., IX, 60)

Tra le categorie cui non è permissibile versare la zakat rammentiamo i ricchi, che già possiedono del loro, il genitore nei confronti del figlio, il figlio nei confronti del genitore, il coniuge nei confronti dell’altro coniuge. Nel caso dei rapporti tra familiari è difatti doveroso l’aiuto e il mantenimento reciproco, quando sussistano condizioni difficoltose. Inoltre, è ammissibile anticiparne il versamento, mentre l’insieme dei giuristi non ritiene ammissibile ritardarlo. Nel caso una persona muoia senza aver assolto al dovere di versare la zakat, l’importo va detratto dai beni del defunto prima che questi siano divisi tra gli eredi.

Tutti i musulmani sono ben consci che la zakat non è semplicemente una buona azione volontaria, né una carità lasciata alla libera scelta, ma è esclusivamente un dovere religioso a cui attenersi, nel pieno rispetto della prescrizione divina, a vantaggio dei poveri, che vantano un diritto sui beni di coloro che sono in grado di versarla. Ha detto Allah l’Altissimo: “sui loro beni c’è un riconosciuto diritto per il mendicante e il diseredato” (Cor., LXX, 24-25).

Wa salamun ‘ala al-Mursalim walhamdulilahi rabbi al-‘Alamin
Venerdì 4 settembre 2020

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