Musulmani e Islam a Cuba

Nell’isola caraibica negli ultimi anni c’è stato un incremento di persone che hanno accettato l’Islam come propria religione. E’ un fenomeno particolare perché a Cuba internet non c’è o è sensibilmente controllato e non vi è stata come in altre zone del mondo la conoscenza dell’Islam tramite i canali web.

Inizialmente si fa riferimento agli schiavi neri provenienti dal centro dell’Africa che hanno portato la nostra fede sull’isola, ma era un fenomeno molto circoscritto e spesso tra la stessa etnia di provenienza dei primi schiavi. Dopo il 2005, invece c’è stato un aumento di cubani che sono ritornati alla religione primordiale di Dio. Questo perché Cuba aiutò il Pakistan portando nel paese asiatico migliaia di medici dopo il terremoto che sconvolse l’intero paese, e per aiutare ancora la popolazione, Castro accettò di offrire un migliaio di borse di studio a ragazzi pakistani a L’Havana.

Ci fu una massiccia migrazione a Cuba di ragazzi pakistani con le famiglie e, dove i pakistani arrivano, portano con se business e masjid, come accade con tutti i musulmani del subcontinente indiano. In questo modo si è avuta la prima grande influenza moderna che ha portato oggi la comunità a contare circa nove mila fedeli.

Uno dei primi a essersi convertito è Yaya Pedro, attuale dirigente della prima e unica sala di preghiera esistente a l’Havana, interamente finanziata dall’Arabia Saudita, che si trova in uno stabile risalente ai primi anni del novecento, ove risiede la “Arab House”, un museo che riporta le testimonianze lasciate dagli arabi vissuti a Cuba durante i primi conflitti mondiali. All’interno di questo stabile in stile andaluso, vi è anche un ristorante completamente halal finanziato questa volta dal Qatar.

La comunità cubana desta molto interesse, sia per la sua particolarità di nascita, e sia per il modo solare che caratterizza i musulmani cubani. Ci sono discriminazioni, dovute al solito cliché che rappresenta i musulmani, ma sono minime poiché il 90% dei musulmani sono tutti di origine caraibica.

Il regime ha riconosciuto nel 2015 l’Islam come religione, insieme anche alle altre presenti sul suo territorio, e grazie anche all’interessamento e lo scambio commerciale che c’è stato tra il partito comunista cubano e la monarchia regnante alSaud. Ma non solo le monarchie del golfo a interessarsi ai musulmani cubani, di recente Erdogan si recato in visita all’Havana, stringendo accordi commerciale e lasciando una promessa alla comunità, che incontrato di costruire interamente a sue spese una grande masjid in un’area antica della capitale che è in questi giorni è stata recintata e posta a cantiere.

Il più vecchio ritornato all’Islam Yaya, è molto contento di tutto questo e ricorda quando doveva pregare nella sua casa da solo non sapendo se ci fossero musulmani nella sua città, e pian piano scoprendo i suoi fratelli e sorelle ha visto crescere queste comunità che si arricchisce di giovani che danno nuova linfa vitale alla ummah cubana

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