Allievi vuole immigrazione regolare, ma serve un assist a Salvini

«A noi serve l’immigrazione regolare». Lo afferma Stefano Allievi, sociologo che scrive libri sull’immigrazione. Il quale, in una intervista a Linkiesta, ha osservato, riguardo al cambio di passo che del nuovo governo nella gestione dei flussi migratori, che «occorre governare il fenomeno presidiando i confini, ma al contempo favorendo l’immigrazione regolare». E sulla repressione dell’immigrazione irregolare si mostra, pur criticandolo, sulla stessa linea dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Però avverte:«Chi ha contribuito a fossilizzare il dibattito per un anno e mezzo sullo scontro Salvini-Ong ha fatto un favore a Salvini». La soluzione?«Riapertura delle frontiere per i regolari, canali umanitari e ripartizione europea». E anche sulla ripartizione europea il pensiero è quello di chi ha preteso che le altre nazioni dell’Unione facessero la loro parte. Spunto più interessante invece è quest’altro:«Ormai so che il tema – ha osservato il sociologo – non è l’immigrazione ma l’emigrazione. È andata via più gente di quella che è entrata, ma di questo non si parla. Mettiamoli sullo stesso tavolo invece che trattarli come due argomenti separati». Magari si chiarirebbe finalmente che le ragioni di chi se ne va sono le stesse di chi non riesce ad andare avanti, quindi non può condividere più nulla con coloro che arrivano. Non si tratta di razzismo, anche se fa comodo dipingere certa politica come xenofoba.

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