La Dichiarazione di Abu Dhabi, l’8 luglio il convegno “Relazioni Internazionali e Dialogo Interreligioso”

Il 4 Febbraio 2019 ad Abu Dhabi Papa Francesco e lo shaykh Ahmad al-Tayyeb firmavano la Dichiarazione sulla Fratellanza davanti a 300 dignitari tra rappresentanti Istituzionali e autorità religiose cristiane e musulmane, evento storico a cui partecipavano anche il presidente della Comunità di Sant’Egidio e il presidente della COREIS Comunità Religiosa Islamica Italiana.

A cinque mesi da quell’evento, il prossimo lunedì 8 luglio alle ore 16 sarà la Camera dei Deputati (Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari, Via Campo di Marzio 78) ad ospitare dagli Emirati Arabi Ali Rashid al Nuaimi,uno dei principali promotori del percorso che ha portato alla Dichiarazione di Abu Dhabi.

Il convegno “Relazioni Internazionali e Dialogo Interreligioso – Alla luce della dichiarazione di Abu Dhabi sulla fratellanza umana”, promosso dalla COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, ospiterà infatti Ali Rashid al Nuaimi nella sua duplice veste di presidente del WMCC(The World Council of Muslim Communities) e già primo segretario del Muslim Council of Elders, il Consiglio internazionale dei Saggi Musulmani – attualmente da presieduto dal grande imam di Al-Azhar, shaykh Ahmed al-Tayyeb – che ha preparato il Forum sulla Fratellanza come momento di coordinamento alla vigilia della Dichiarazione di Abu Dhabi e accompagnamento al messaggio di Papa Francesco e del grande Imam.
Il Presidente Al Nuaimi è promotore da anni anche del “Forum per la promozione della pace nelle società musulmane” che ha riunito oltre 250 dei più influenti sapienti musulmani da tutto il mondo e presidente di Hedayah, eccellenza internazionale nel contrasto al radicalismo violento.

Papa Francesco è protagonista in questi documenti di un ecumenismo interno al cristianesimo e, all’esterno, con il mondo islamico, ma trasmette un messaggio veramente universale, sia per l’Occidente che per l’Oriente. L’universalità della dichiarazione di Abu Dhabi è rivolta solo ai religiosi o anche a tutti i cittadini e ai loro rappresentanti delle Istituzioni politiche? 

Secondo le parole del presidente COREIS Yahya Pallavicini questo incontro sarà proprio un’importante occasione di convergenza ed elaborazione su “come collegare lo sviluppo integrale dell’uomo con lo sviluppo interdisciplinare del dialogo“.

Il parterre che siederà alla tavola rotonda offre sicuramente i migliori auspici perchè questo collegamento possa realizzarsi. Dopo l’intervento della vice presidente della Camera Mara Carfagna e del ministro plenipotenziario Armando Barucco, che dirige l’Unità di Analisi, Programmazione e Documentazione Storico-diplomatica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ci sarà l’intervento del Brigadier General David Pincet, del NATO Defense College, prestigiosa accademia militare che si occupa anche di formazione interreligiosa in un ambito particolare come quello della formazione degli Alti ufficiali e degli Staff delle forze armate aderenti all’Alleanza.

Sarà presente poi anche la voce dell’Agenzia per i migranti delle Nazioni Unite, con la dott.ssa Paola Alvarez dell’OIM (Organizzazione Internazionale Migrazioni, Programmi Mediterraneo). Tra i relatori religiosi, oltre a Yahya Pallavicini, presidente COREIS, due autorevoli rappresentanze del mondo cattolico come il gesuita Aloysious Mowe SJ, del JRS Jesuit Refugee Service e Don Valentino Cottini, già rettore del PISAI Pontificio Istituto di Studi Arabi e di Islamistica.

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