Eurostat pubblica “People on the move” brochure digitale per la “Mobilità in Europa”

Le persone nell’Europa di oggi sono in movimento come non mai prima. Questa mobilità può essere vista da molti punti di vista, in quanto diverse sono le ragioni per spostarsi. 

Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Ue, ha pubblicato “People on the move”, una brochure digitale con le statistiche sulla mobilità delle persone in Europa legata a motivi di migrazione, istruzione, lavoro o turismo.

Divisa in quattro capitoli, ognuno suddiviso a sua volta in quattro sezioni, la brochure racconta di cittadini e abitanti del “melting pot europeo”, con tra l’altro numerosi dati su immigrazione ed emigrazione.

Secondo i dati pubblicati, dei 512 milioni di persone che vivevano nell’Ue nel 2018, il 7,8% aveva una nazionalità diversa dal proprio Paese di residenza: il 3,4% aveva la cittadinanza di un altro Stato membro dell’Ue e il 4,4% di uno Stato non membro dell’Ue”. In Lussemburgo, il 41% della popolazione appartiene a un altro Stato membro dell’Ue, seguito dal 13% di Cipro e dal 9% dell’Irlanda. Mentre invece le percentuali più alte di cittadini extra Ue si sono registrate in Estonia e Lettonia (entrambe al 14%).
Diverso il motivo della richiesta di permessi di soggiorno nell’UE: il 32% delle persone che hanno chiesto  il permesso di soggiorno lo ha fatto per motivi di lavoro, il 27% per motivi familiari e il 17% per studio. Il restante 24% per altri motivi, inclusa la protezione internazionale.

3,1 milioni  il numero dei  nuovi permessi di soggiorno concessi nell’UE a cittadini non UE nel 2017. Il maggior numero di primi permessi sono state concessi a cittadini provenienti dall’Ucraina (il 21% di tutti i primi permessi di soggiorno nell’UE), la Siria (7%), la Cina (6%), l’India (5%) e gli Stati Uniti (5%).

La Polonia risulta essere il Paese che concede il maggior numero di permessi a persone provenienti dall’Ucraina (l’88% di tutti i primi permessi di soggiorno concessi agli ucraini), mentre per la Siria (63%) è la Germania. Circa la metà dei primi permessi di soggiorno concessi a persone provenienti dalla Cina, dagli Stati Uniti e dall’India è stato concesso nel Regno Unito.

Gli Stati membri dell’UE in cui si sono registrati il maggior numero di acquisti di cittadinanza nel 2017 sono stati l’Italia (il 18% di tutti i nuovi cittadini UE), il Regno Unito (15%), Germania e Francia (14% ciascuno), Svezia e Spagna (8% ciascuno). I principali beneficiari di una cittadinanza europea sono stati i cittadini provenienti dal Marocco (8%), dall’Albania (7%), dall’India e dalla Turchia (4% ciascuno).

Fonte: : Eurostat

Facebook Comments Box