Bruxelles, I fondi europei per l’integrazione dei migranti

Il 27 giugno si è tenuta a Bruxelles la conferenza dal titolo “Ensuring an effective coordination and use of EU Funds“, organizzata dalla Commissione Europea. All’evento hanno partecipato oltre 200 persone tra Autorità nazionali responsabili dei fondi europei FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione), FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), FSE (Fondo Sociale Europeo), FEAD (Fondi di aiuti europei agli indigenti), ERASMUS e FSRA (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), autorità locali e della società civile. 

La giornata è stata occasione di discussione e confronto, in sessioni plenarie e tematiche, in materia di politiche di integrazione dei migranti, anche attraverso un utilizzo efficace dei fondi europei diretti a questo target. Nelle sessioni tematiche, sono state presentate numerose buone pratiche in tema di rafforzamento della competenze scolastiche e professionali, di accompagnamento socio-lavorativo, di supporto ai migranti nelle aree rurali, di coordinamento delle risorse finanziarie con le esigenze dei territori locali e di rafforzamento della complementarietà tra i diversi fondi a disposizione per l’integrazione dei migranti.

I partecipanti hanno avuto inoltre l’opportunità di ricevere aggiornamenti e prime informazioni sulle future misure di finanziamento delle politiche di integrazione dei migranti che la Commissione Europea intende promuovere nel prossimo quadro finanziario pluriennale 2021 – 2027.

Nel suo intervento, Tatiana Esposito, Direttore Generale delle politiche di immigrazione e integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in qualità di autorità delegata del fondo FAMI e organismo intermedo del PON FSE Inclusione, ha sottolineato il “grande lavoro svolto da tutte le istituzioni a livello europeo e nazionale nell’attuale quadro finanziario 2014 – 2020”. Ha richiamato la consolidata collaborazione con il Ministero dell’interno, Autorità responsabile FAMI, nella co-gestione delle risorse in materia di integrazione socio-lavorativa dei migranti, anche attraverso una strategia basata sulla sinergia e sulla complementarietà con il FSE PON Inclusione, come nel caso dei progetti INSIDE, PERCORSI e PUOI. In questo contesto è stato  posto l’accento sul modello di governance multilivello adottato assieme alle Regioni italiane che hanno sottoscritto nel 2015 Piani programmatici con il Ministero per la realizzazione di politiche comuni per l’integrazione dei migranti.

La conferenza si è conclusa con l’auspicio di un cambio di approccio nella prossima programmazione finanziaria, in cui la persona e i suoi bisogni siano posti al centro di politiche di integrazione biderizionali, che agiscano su migranti e società volte ad alimentare il senso civico, la fiducia nell’altro, la conoscenza, la capacità di sentirsi parte di una stessa comunità.

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