Brexit, maggioranza risicata per l’esclusione del “No deal”

Con 312 voti a favore e 308 contrari l’emendamento, sostenuto da Theresa May, per escludere l’uscita dell’Inghilterra dall’UE senza alcun accordo, è stato approvato. Solo il giorno prima la Camera dei Comuni si era pronunciata contraria proprio sull’accordo presentato all’Unione Europea, sconfiggendo, per la seconda, la May.

Questa situazione di stallo potrà forse essere sbloccata dalla prossima votazione, che avverrà stasera, la quale prevede la possibilità di chiedere una proroga, estensione dell’articolo 50, all’imminente uscita del 29 marzo; sebbene l’Unione Europea non si sia mostrata propensa a concederla senza una motivazione “credibile”, come affermato proprio dal Presidente del Consiglio UE, Donald Tusk.

Il voto di ieri sera non esclude però del tutto la possibilità del “no deal“: infatti potrebbe essere definito come una sorta di consultazione interna alle faccende parlamento, non vincolante. La votazione di domani potrebbe rimettere in tavola la possibilità di un secondo referendum.

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