Danimarca: niente cittadinanza a chi non stringe la mano. I più colpiti sono i musulmani

Approvata giovedì scorso, ma partirà ufficialmente il 1 gennaio 2019, la norma che prevede la stretta di mano ad un funzionario pubblico per ottenere la cittadinanza danese. Il tutto dovrebbe avvenire durante la cerimonia di naturalizzazione.

Si tratta di un provvedimento che ha suscitato reazioni contrastanti in tutta la Danimarca, spingendo alcuni sindaci a cercare una soluzione alternativa che dovrebbe limitarsi ad un semplice inchino. Immediata la risposta del Ministro per l’Integrazione Inger Støjberg in cui fa intendere che, in casi simili, saranno applicate delle sanzioni.

L’autore della legge, Martin Henriksen, esponente del Dansk Folkeparti, il Partito del Popolo della Danimarca, esordisce cosi: “In Danimarca, per salutare, ci si stringe la mano. Se non lo fai vuol dire che manchi di rispetto – continua –  se rifiuti un gesto così semplice, non c’è motivo per diventare un nostro cittadino“. Henriksen accusato di islamofobia, non vuole fermarsi qui, il suo prossimo obiettivo è vietare alle donne musulmane di indossare il velo durante le cerimonie di assegnazione della cittadinanza danese.

Anche la Danimarca, si unisce alla Francia e alla Svizzera, dove le autorità pubbliche hanno condannato la mancata stretta di mano.

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