Recite e Presepi: nessun problema per i musulmani

Come ogni anno, le polemiche sulle festività e attività natalizie, soprattutto legate a recite e presepi nelle scuole, vengono rilanciate sulla stampa e strumentalizzate politicamente, accusando la comunità musulmana di voler mettere dei paletti nelle varie attività che si strutturano principalmente negli istituti scolastici.

Quest’anno a fare da apripista è stata una Scuola primaria di Terni, negando il presepe vivente per rispetto delle altre culture. Subito il clamore mediatico e politico è stato gigantesco, intervenendo subito a bloccare gli animi l’Imam Mimoun El Hachimi, del Centro culturale islamico di Terni, aderente alla Federazione Islamica dell’Umbria, che dichiara tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito della Confederazione Islamica Italiana: “Non c’è niente di male nel fare un presepe, anche vivente, né canti o recite natalizie a scuola. Questi simboli fanno parte della tradizione e, se per anni sono stati portati avanti, è bene continuare – commenta l’imam, seccato dal fatto che, soprattutto sui social –  ci sia chi sia salito sulla polemica a nome della nostra comunità, mettendoci in mezzo. Ma non siamo noi a voler cambiare la cultura di questo Paese – mette in chiaro – anzi vogliamo rispettarla. Il rispetto, la convivenza e la pace sono elementi fondamentali per la nostra, come per tutte le religioni”.

La maggior parte delle attività vengono svolte all’interno degli istituti scolastici, dove l’inclusione, più che l’integrazione, gioca un ruolo fondamentale. Per prevenire ogni altra strumentalizzazione, abbiamo chiesto la posizione su questo argomento alle tre associazioni di rilevanza all’interno del panorama musulmano italiano.

Per lUnione delle Comunità Islamiche d’Italia, come afferma il Presidente Yassine Lafram: “Tutte le attività organizzate all’interno delle scuole, siano esse di convivialità e di condivisione di momenti tra bambini, sono le benvenute”.

Dalla Confederazione Islamica Italiana fanno sapere per bocca di Walid Bouchnaf: “Nessun problema da parte nostra a partecipare ad eventi culturali, soprattutto a quelli che si organizzano nelle scuole”.

L’Associazione Nazionale Musulmani Italiani, tramite il Presidente Raffaello Yazan Villani, dichiara: “Noi da musulmani italiani dell’ANMI non consideriamo l’organizzazione di questi eventi come una mancanza di rispetto verso la religione musulmana. Non consideriamo affatto tali feste come un pericolo per l’integrazione, poiché noi già viviamo e lavoriamo in Italia. Di certo queste iniziative non scalfiscono il nostro credo”.

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